Re sole(Articolo pubblicato il 5 novembre 2013 su Informare per resistere)

È con gioia che abbiamo appreso, negli ultimi giorni di ottobre e nei primi di novembre, delle illuminanti novità.

La prima è che Enrico Letta non conta nulla. Oddio, non è che prima sembrasse lo Zar di tutte le Russie, ma ad ufficializzare la sua totale insignificanza ci ha pensato l’attuale vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri. Il quale ha candidamente ammesso che a governare è Napolitano, che la Costituzione è stata di fatto ormai stravolta, e che il piccolo Letta è in realtà il numero 2. Tutta questa serenità nell’ammettere il golpe in corso è commovente e ne siamo riconoscenti allo Statista del Pdl.

Poi abbiamo appreso che dal 1997 Carmine Schiavone andava dicendo alla commissione parlamentare ecomafie che tutto il sud Italia era stato riempito di rifiuti tossici di ogni tipo (comprese Calabria, Puglia e Sicilia), e nessuno aveva lontanamente pensato di avvisarci, anzi avevano coperto tutto con il segreto di Stato. Ovviamente doveva esserci al governo gente molto responsabile e competente, e in effetti non potevano mancare all’appello Giorgio Napolitano (all’epoca ministro dell’Interno, che incrementa così il suo palmarès dopo il sospetto coinvolgimento nella trattativa Stato-mafia), Romano Prodi (all’epoca premier) e Rosy Bindi (nel 1997 ministro della Salute).

Negli ultimi giorni, inoltre, ci ha pensato il ministro Cancellieri a farci comprendere il vero significato della parola “giustizia”, ammettendo candidamente (quanta serenità tra i politici negli ultimi tempi!) che – è vero – lei è il ministro della Giustizia, ma è anche “umana”. E quindi ad una amica in difficoltà, specie se è la figlia di Ligresti ed è in carcere, una mano non si può rifiutare. Non siamo mica bestie, del resto! Provi a sentire cosa pensano di queste sue arrampicate sugli specchi i parenti di tutti i carcerati d’Italia, specie di quelli morti per maltrattamenti. Di dimissioni, ovviamente, non se ne parla neppure.

Insomma, sembra che il livello di strafottenza degli esponenti di questo governo, anche quando sono beccati con le mani nella marmellata, abbia ormai superato il livello di guardia. Un reset, a questo punto, sarebbe altamente gradito.